Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

01 08 2013 | Rimini | Colas, a rischio anche cantiere di Riccione

Giovedì, 01 Agosto 2013

tortora-chiaroRimini | Colas, a rischio anche cantiere di Riccione

 

Colas, dopo la chiusura del cantiere di Rimini (lo ricordiamo, la cooperativa si occupava per conto di Hera spa del servizio di spazzamento e parziale raccolta dei rifiuti per i cantieri di Rimini e Riccione) e il licenziamento due mesi fa di 30 dipendenti a rischio posti di lavoro anche a Riccione.
"Nel cantiere di Riccione - spiega Ario Fabbri, responsabile per la funzione pubblica della Cgil - non viene più applicato il contratto di riferimento Fise Assoambiente agli autisti che da anni sono dipendenti della Colas, ma uno peggiorativo, dove vengono richiesti continui straordinari spesso non pagati, dove, nell’ambito di una organizzazione del lavoro da caserma, agli operatori che reclamano viene ripetuto quotidianamente “...se non ti sta bene la porta è lì” e dove, bloccate le relazioni sindacali, è impossibile ottenere un incontro come più volte richiesto dalla funzione pubblica Cgil".

 
Fortemente preoccupati sindacato e lavoratori, di fronte alla progressiva perdita dei diritti acquisiti in termini contrattuali, alla maggiore incidenza di infortuni legati allo stress lavorativo, alla peggiore qualità del servizio svolto, e di fronte alla mancanza di prospettiva occupazionale da parte di Colas verso i dipendenti, annunciano che nei prossimi giorni "si riserveranno ogni iniziativa utile al fine di tutelare i propri diritti", in primis con il blocco degli straordinari (non retribuiti). "Per ora evitiamo di pensare allo sciopero perché stiamo parlando di un servizio pubblico che non può essere bloccato dall'oggi al domani", spiega Fabbri. "Vogliamo dire ai cittadini che, se nelle prossime settimane si ritroveranno con i cassonetti pieni la responsabilità non sarà stata solo dei lavoratori (noi in realtà ci auspichiamo una ripresa del rapporto con la cooperativa)". Il pensiero dominante tra i lavoratori è che l'azienda, da 500 dipendenti, abbia voluto abbassare il costo del lavoro licenziando e non rispettando il contratto. "Una parte di responsabilità la ha anche Hera per il suo mancato controllo in questa fase".


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram